Ven. J. J. Olier. Vita interiore della Ss.ma Vergine

«Piscis primum a capite foetet»

Notizie (pessime):
1) Teologo moralista e neo membro ordinario della Pontificia accademia della vita: “Ci sono circostanze, mi riferisco ad Amoris laetitia capitolo VIII, che proprio per responsabilità richiedono la contraccezione”;
2) Prete torinese: “Non recitiamo il Credo perché non ci credo
3) Padre James Martin, consulente della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, su Facebook: “Una certa parte dell’umanità è gay. Anche una certa parte dei santi poteva esserlo. Potresti essere sorpreso quando in Paradiso verrai salutato da uomini e donne Lgbt

Il Ven.Olier fondò Compagnia dei Preti di S. Sulpizio nel 1642, allo scopo di preparare sacerdoti capaci di dirigere i seminari ecclesiastici. Nonostante le continue persecuzioni (Rivoluzione francese, Comune di Parigi, Asia, ecc.) l’impatto storico dei Sulpiziani fu importante, poiché essi riportavano l’attenzione dei seminaristi alla santità personale del sacerdote, cioè la sua vita interiore.
Anche ai nostri giorni vi è un Istituto specializzato nella Direzione dei Seminari, ma purtroppo non trova il favore dei Vescovi, la cui attenzione è forse attirata più dalle capacità organizzative, amministrative e di animazione dei fedeli. rispetto al porro unum est necessarium.
L’uomo senza orazione è una bestia senza ragione” (San Filippo Neri): purtroppo, senza porre la santità personale e la vita interiore al primo posto nei seminari, non si formano preti cattolici. Senza preti, non si ha il Santissimo Sacramento. Senza Eucarestia la Città viene corrotta dal relativismo socialista, fino a divenire “sazia e disperata”
La diffusione della prima traduzione in italiano (grazie a Carmela) de la “Vita Interiore della Santissima Vergine” ha proprio lo scopo di “sovvenire” il clero italiano in ciò che, solo, è necessario.
Affidiamo dunque alla San Vergine la formazione di eventuali seminaristi, rispetto ai quali vale davvero il proverbio: “meglio pochi, ma buoni”.

Totustuus.it
Bologna, S. Natale 2022

 

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Descrizione

Jean-Jacques Olier de Verneuil nacque a Parigi il 20 settembre 1608 in una nobile famiglia appartenente all’alta magistratura. Dopo gli studi di teologia in Sorbona, maturò la vocazione religiosa sotto la guida spirituale di san Vincenzo de’ Paoli, e venne ordinato sacerdote il 21 maggio del 1633. Dopo aver predicato per qualche tempo le missioni popolari in Alvernia, nel 1641 fondò a Vaugirard un seminario destinato alla formazione sacerdotale della gioventù: quando, nel 1642, Olier venne nominato parroco di Saint-Sulpice, la sede del suo istituto fu trasferita nei pressi della parrocchia, dove diede vita ad una compagnia di sacerdoti (detta di Saint-Sulpice) destinata alla direzione dei seminari. Nel 1652 lasciò il ministero pastorale per motivi di salute, pur mantenendo la direzione del seminario parigino. Morì a Parigi il 2 aprile 1657. Fu autore di numerosi scritti spirituali e mistici.

È indubbio che i sulpiziani, pur non avendo la direzione di tutti i seminarî di Francia, hanno influito notevolmente sullo spirito del clero francese. Nel 1903 già 24 diocesi avevano seminarî diretti dai preti di S. Sulpizio. Nel 1906 per la legge di separazione essi venivano sloggiati dal seminario di Parigi, ma s’ingigantiva la loro attività negli Stati Uniti; al ricordato seminario di Baltimora e a quello di Boston (1848 e 1884), all’universitario di Washington (1889) e a quello di New York (1896), si aggiungeva il gran seminario di San Francisco (1907). In anni recenti, sacerdoti sulpiziani sono stati mandati nell’Indocina, nella Cina e nel Giappone per fondarvi seminarî indigeni.