Robert Hugh Benson: L’amicizia di Cristo

Voglio dirvi com’io ho fatto la Sua conoscenza. Avevo sentito parlar assai di Lui, ma non ci facevo caso. Mi mandava ogni giorno dei regali, ma non Lo ringraziavo mai. Mi parve più d’una volta che desiderasse la mia amicizia, ma io restavo freddo. Io ero senza casa, e disgraziato, e affamato, e ogni momento in pericolo; ed Egli mi offriva ricovero, comodi, cibi, sicurezza; ma io Gli ero ingrato lo stesso. Alla fine, Egli incrociò la mia strada, e, col pianto negli occhi, cercò dirmi: vieni a stare con me.
Voglio dirvi come ora mi tratta. Colma tutti i miei bisogni. Mi dà  più di quanto oso chiedere. Anticipa ogni mia necessità . Mi supplica di chiedere sempre più. Mai si ricorda della mia ingratitudine passata. Mai mi respinge per le mie passate follie.
Voglio dirvi, anche, che cosa io penso di Lui. Egli è tanto buono quanto è grande. Il Suo amore è tanto vivo quanto vero. E’ così prodigo nelle sue promesse, com’è fedele in mantenerle. E’ geloso del mio amore, quanto Lo merita. Io sono in ogni cosa il suo debitore, ma Egli mi comanda di chiamarlo Amico.
Ma se vogliamo conoscerLo attraverso le Sue stesse espressioni e non nelle nostre, siamo obbligati ad esaminarLo sotto tutte quelle forme che ha scelto per manifestarsi. Non basta dire: «Interiormente Egli è il mio Amico, quindi non ho bisogno d’altro». Non è amicizia leale, per esempio, ripudiare la Chiesa o i Sacramenti come cose superflue, senza prima indagare se Egli ha istituito o no queste cose come mezzi attraverso i quali stabilisce di avvicinarsi a noi. E particolarmente, si deve tener presente che nel SS. Sacramento, Egli ci porta tanti doni a cui altrimenti noi non avremmo diritto. Egli accosta e unisce a noi non solo la Sua Divinità , ma quella stessa amabile e adorabile Natura Umana che per tale finalità  ha assunto sulla terra.

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Descrizione

Robert Hugh Benson. Scrittore inglese (Wellington College, 1871 – Salford, 1914). Figlio dell’Arcivescovo di Canterbury, diviene prete anglicano nel 1895, e nel 1901 entra nella comunità di ispirazione benedettina dei Risurrezionisti. Nel 1903, con La luce invisibile, inaugura una prolifica carriera letteraria; parallelamente si converte al Cattolicesimo, suscitando grande scalpore, e nel 1904 viene ordinato sacerdote. Pubblica una trentina di volumi fra romanzi e saggi, più opere teatrali e di spiritualità , libri per bambini e poesia. Si spegne a soli 43 anni per le complicazioni di una polmonite, morendo sereno e coraggioso com’era vissuto.

Informazioni aggiuntive

Autore

Robert Hugh Benson