A. Cochin: Le società di pensiero e la democrazia moderna
Conosciamo la figura storica delle “societé de pensée”, ovvero di quelle formazioni che uniscono e moltiplicano gli intellettuali “critici” nell’opposizione soprattutto verbale al Sovrano, quale esso sia. Le “societé de pensée” furono individuate e studiate nella storia della Francia prima della Rivoluzione, e così denominate da Augustin Cochin all’inizio del Novecento. Le “societé de pensée” sono un reticolo militante di colti, diffuso sul territorio nazionale, una contro-aristocrazia che si oppone al Sovrano. Le “societé” tendono a parlare a nome dell’intero e “più autentico” corpo sociale di cui si fanno interpreti. Anzi, tendono a porsi come la società. Chi le guida? Certo, una regia seleziona le parole d’ordine e dà il ritmo alla mobilitazione. Ma è una regia molto particolare. Piuttosto che a una direzione esterna, una “societé de pensée” è riconducibile a un meccanismo autogeneratore. Il profilo sociale di questa connessione è una convergenza di spontaneismo e di calcolo strategico. (Prof. Pietro De Marco)
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Autore | Augustin Cochin |
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