Cinquant’anni di giornalismo (1846-1900). Ricordi personali dell’avvocato Giambattista Casoni
Torniamo al grande momento della secolarizzazione d’Italia. Come oggi noi, anche allora vi furono donne e uomini che si batterono per i diritti di Dio e della Chiesa.
Come vissero allora i cattolici fedeli al Papa? Quale era il loro giudizio sui fatti che avvenivano? Come si regolarono davanti ad essi? Cosa inventarono per cercare di fermare la scristianizzazione del nostro popolo?
Nel clima di violenta persecuzione dell’Italia risorgimentale, una delle più eminenti figure del laicato cattolico espone fatti e giudizi su quanto avveniva attorno a lui.
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(Bologna 1830 – 1919). Avvocato, giornalista, attivista cattolico, segretario generale dell’Opera dei Congressi e dei Comitati Cattolici dal 1877 al 1889.
Fu fondatore di molte testate e promotore di innumerevoli battaglie di resistenza contro la barbarie risorgimentale.
Per la sua incrollabile fedeltà fu chiamato da Leone XIII a dirigere l’Osservatore Romano (1890), ruolo in cui rimase fino al 1901.
| Autore | Giambattista Casoni |
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