I Padri Pinamonti e Segneri

Negli ultimi mesi abbiamo diffuso sei e-book sul martirio di missionari.
Lo scopo era quello di mostrare come, senza il cattolicesimo, la società cada nella più cruda barbarie.
Infatti, da un punto di vista cattolico, il missionario ha come scopo le conversioni che, come conseguenza, portano alla nascita di una società con una legislazione più a misura d’uomo e secondo il piano di Dio.
E’ il Comandamento che il Signore ci lasciò prima di salire al Cielo (Mt 28,19): Euntes ergo docete omnes gentes, baptizantes eos in nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti.

Oggi mettiamo in diffusione due e-book con le biografie di due missionari particolari: si tratta di due italiani e, per di più, missionari in Italia.
Dalle tenebre del post concilio ad oggi, ci siamo abituati a vedere in parrocchia il missionario che viene dall’Africa e ci chiede soldi per la sua scuola, ospedale, ecc.
Non è stato sempre così: a seguito del generalato Acquaviva (1581–1615), si diede corso alle “missioni interne”. Ossia missioni che avevano come scopo il prevenire la diffusione dell’errore e conservare nella fede cattolica le popolazioni di città e campagne.
Non si chiedevano soldi, ma conversione e penitenza: il Padre Segneri fu il primo a dare l’esempio della “auto-penitenza corporale”, fatta davanti al popolo.

I Padri Pinamonti e Segneri percorsero l’Italia in coppia, per oltre 25 anni, predicando in molte regioni e contrade del nostro paese, producendo nei paesi conversione e pentimenti di massa.
Forse è per merito di queste “missioni interne” che l’Italia fu preservata dal veleno del protestantesimo.

Abbiamo raccolto alcune opere di questi due missionari in una categoria particolare, cui speriamo di poter presto aggiungere numerose altre opere.

Che l’esempio di questi italianissimi missionari ci aiuti tutti a ritrovare lo spirito missionario dei secoli cristiani, con l’aiuto di Maria Regina Apostolorum.

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Descrizione

Giovanni Pietro Pinamonti nacque nel 1632 a Pistoia, in Toscana, figlio di Caterina Campanelli e Giovanni Pinamonti del Terchio. Nel 1647, a Roma vestiva l’abito della Compagnia di Gesù, compiendo gli studi di Retorica e di Filosofia, completando il corso scolastico di Teologia. Dal 1664, insieme a Paolo Segneri, iniziava l’attività nelle missioni, dedicandosi particolarmente alle confessioni. Sulla sua attività di missionario scrive il Segneri, in Il Cristiano Istruito nella sua legge, Venezia, Paolo Baglioni, 1687:

«Ma perché dissi di presentarla sol’io? Ad essi le presenta con esso me, chi, se non dubitassi di fargli un torto, direi che non so distinguere da me stesso. E questi il Padre Gian Pietro Pinamonti, mio collega individuo nelle Missioni; il quale siccome da ventidue anni ha veduto con esso me quanto sia il bisogno dei Popoli abbandonati della Parola Divina per le campagne, così già da gran tempo mi ha stimolato vivamente quest’Opera, fino a congiunge meco indefessamente le mie fatiche in divisarla, in disporla, ed in trarla a fine. Dunque come uniti di cuore, così di sensi, la presentiamo ai Sacri Missionari»

Padre Pinamonti ricoprì l’incarico di Superiore alle Case dei Novizi di Roma e Firenze. Fu sepolto nella Cappella dell’Immacolata Concezione di Orta.

Padre Pinamonti per il suo carattere umile e pacifico lasciò a Padre Paolo Segneri l’onore di pubblicare i suoi scritti. Esso seguì la traccia del correligionario Alfonzo Rodriguez, spagnolo (1526_1646) che lasciò Esercizio di Perfezione, tradotto in italiano da Tiberio Putignano. Certamente fu presente ai voti solenni di Daniello Bartoli, emessi a Pistoia il 31 luglio 1643 storiografo della Compagnia di Gesù.

Paolo Segneri è stato un gesuita, scrittore e predicatore italiano. Celebre è il suo quaresimale, che comprende prediche composte a Pistoia e recitate nelle più importanti città di tutta Italia. Grande è la sua fama come predicatore e molta, pare, la sua efficacia missionaria, dovuta forse anche al fatto che rifugge dallo sfoggio di erudizione.