L. Beke: Budapest 1956, diario di uno studente
I comandanti sovietici hanno capito che, restando a Budapest, avrebbero provocato soltanto un’altra immane battaglia. Mentre i carri armati escono dalla città le campane delle chiese squillano in tutta Budapest annunziando un’altra lieta notizia: il cardinale Jozsef Mindszenty, Primate d’Ungheria, è stato liberato. Quando rientrerà a Budapest? Tutti desiderano essere presenti al suo ritorno per salutare in lui lo splendente simbolo della lotta dell’Ungheria contro il socialismo.
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