Descrizione
Padre Liberatore comprese che la caduta del potere temporale non precludeva la possibilità di continuare a combattere.
Invece di piangere e arrendersi, occorreva aprire ulteriori fronti nel campo spirituale e a livello universale. Intravide così nuovi scenari per la cristianizzazione dello Stato e nell’estensione dell’influsso della Chiesa sul mondo contemporaneo, pur nella fedeltà alla tradizione.
Ipotizzò una nuova grandezza di Roma, come capitale spirituale del mondo e centro del cristianesimo. Il ruolo del papato, con la perdita del potere temporale, non doveva diminuire; previde la persecuzione della Chiesa da parte dello Stato liberale e spinse alla lotta per mantenere la sua indipendenza dalle ingerenze del potere politico.
Tali idee, espresse con prudenza e con valide argomentazioni, ebbero grande influsso anche sulla gerarchia, grazie all’amicizia e alla stima di Pio IX e di Leone XIII.