Vita di San Francesco Borgia Duca di Gandia e poi gesuita
Deciso a non servire mai piu’ un sovrano che potesse morire, il Duca di Gandia abbandono’ la corte per mettersi nelle mani di Sant’Ignazio di Loyola.
Nella Compagnia di Gesu’, sarebbe stato grande nella santita’, nel governo e nel dolore.
Al genio ispirato del quarto Duca di Gandia la Santa Chiesa deve due notevoli benefici: l’istituzione delle case di noviziato, adottata da altri ordini e congregazioni religiose in considerazione dei buoni risultati raccolti dai gesuiti e la fondazione dell’Universita’ Gregoriana di Roma.
Su un piano meno immediato, che a secoli di distanza possiamo distinguere meglio, vediamo in lui un esponente della Controriforma, il cui esempio fu un pungolo nella coscienza dei mondani e potenti del suo tempo, i quali, aprendo le porte delle loro anime al fermento neopagano del Rinascimento, “erano gia’ i legittimi precursori dell’uomo avido, sensuale, laico e pragmatico dei nostri giorni, della cultura e della civilta’ materialista nella quale ci stiamo immergendo sempre piu’“.
Oggi, sebbene il nostro contesto socioculturale sia diverso da quello nel quale visse questo Grande di Spagna e Generale della Compagnia di Gesu’, la sua entusiasmante fedelta’ a Cristo e alla Chiesa ci invita a chiedere uomini che facciano, nell’epoca presente e con i metodi attuali, opere ancora maggiori di quelle realizzate da lui nella sua.
Preghiamo affinche’, dal Cielo, San Francesco Borgia ci conduca alle piu’ audaci e coraggiose iniziative evangelizzatrici che la maggior gloria di Dio tanto merita.
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Descrizione
Francesco Borgia, terzo Generale della Compagnia di Gesù, il 30 settembre del 1572 rendeva la sua anima a Dio con la serenità confidente dell’uomo, che ha sempre fatto il suo dovere.
Nella sua esistenza movimentata il dovere era stato molto vario. Marito fedelissimo, padre di otto figli, Nipote di Alessandro VI, elegante ed abile cavaliere, confidente di Carlo V imperatore, vice re di Catalogna, gesuita, vicario generale della Compagnia di Gesù per la Spagna, poi successore di sant’Ignazio